Cardiologia

La cardiologia è una branca della medicina che si occupa dello studio, diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari, siano esse congenite o acquisite.

La cardiologia è una branca della medicina che si occupa dello studio, diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari, siano esse congenite o acquisite.

Che cosa si intende per malattie cardiovascolari

Con questo termine si intendono quelle malattie o quei disturbi che colpiscono il cuore e\o le arterie.

Chi è il cardiologo?

Lo specialista cardiologo è un medico specializzato che si occupa appunto dello studio, diagnosi e cura delle malattie legate al cuore e alle arterie. Non è compito del cardiologo intervenire chirurgicamente, in quanto questo è un compito che spetta esclusivamente al cardiochirurgo.

Con la nascita della medicina dello Sport nasce una precisa normativa che prevede la presentazione di un certificato di idoneità fisica per quanto riguarda l’esecuzione dell’attività motoria, sia agonistica (D.M. 18.02.1982) che non agonistica (D.M. 03.03.1983). Questa certificazione medico-legale è rilasciata in seguito a controlli clinici e strumentali obbligatori (visita generale, valutazione antropometrica, spirometria, ECG basale, ECG dopo sforzo, esame delle urine ed altri in base allo sport praticato dall’atleta), atti a scoprire eventuali patologie che potrebbero aumentare il rischio di morte improvvisa o provocare danni fisici importanti.

Quali sono le principali patologie trattate dal cardiologo?

Tra le patologie trattate più frequentemente dal cardiologo possiamo menzionare:

 - L’infarto
È uno dei più gravi eventi cardiovascolari; si verifica quando il flusso diretto ad una parte del muscolo cardiaco si blocca a causa dell’ostruzione di una o più arterie (chiamate appunto coronarie) che sono dedite al suo trasporto.;

 - L’arteriosclerosi
Con questo termine si definisce l’indurimento dei tessuti della parete arteriosa che compare con l’avanzare dell’età.
Le coronaropatie
Sono alterazioni anatomiche o funzionali delle arterie coronarie, vale a dire quei vasi sanguigni che trasportano sangue al muscolo cardiaco.

 - L’ipertensione
Si intende con questo termine una condizione clinica per la quale la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata.

 - Le aritmie
Le aritmie cardiache sono le alterazioni del normale ritmo di contrazione del cuore.

In cosa consiste la prima visita cardiologica e principali esami effettuati?

 - In assenza di gravità, caso che non analizziamo in questa sede, la visita dal cardiologo procede dapprima con un’attenta anamnesi in cui il medico specialista raccoglie informazioni di abitudini quotidiane legate alla vita del paziente tra cui: tipo di alimentazione, fumo, familiarità per malattie cardiache, pratica o meno dell’attività fisica. Il paziente esporrà al medico quali sono le problematiche o i dubbi che lo hanno portato a rivolgersi ad uno specialista.

 - Il paziente, dopo la sopradescritta raccolta di informazione verbale, sarà fatto sdraiare in posizione supina, inclinato di 45gradi con la testa poggiata su di un cuscino e le braccia distese lungo il corpo. In questa posizione viene misurata la pressione venosa della giugulare.

 - Avviene ora l’ispezione.

 - Nella posizione sopradescritta viene eseguita l’ispezione del collo per valutare eventuali pulsazioni anomale, oltre che analizzare eventuali movimenti anormali come sobbalzi della testa.

 - Si ispezionano le mani per valutarne la temperatura, analizzarne il livello di idratazione della pelle, scoprire eventuali noduli di Osler (piccoli noduli dolorosi sui polpastrelli delle dita delle mani).

 - Viene analizzata ora la testa per controllare se sulle guance sono presenti segni di stenosi mitralica (restringimento della valvola mitralica del cuore).

 - Viene analizzato un eventuale sintomo di anemia riscontrabile in un pallore congiuntivale.

 - Si ispezionerà ora il precordio, vale a dire la regione del torace anteriore corrispondente alla parte del cuore. Questa ispezione controlla:

  1. il battito cardiaco
  2. eventuali masse
  3. eventuali cicatrici
  4. segni di eventuali cicatrici di chirurgie precedenti
  5. se è portatore di pace maker
  6. rigonfiamento

 - ECG

Dopo l’anamnesi e l’ispezione è il turno dell’elettrocardiogramma (ECG), vale a dire un esame diagnostico capace di registrare e riportare graficamente il ritmo e l’attività elettrica del cuore. L’ECG viene effettuato per mezzo dell’elettrocardiografo.

In cosa consiste la prima visita cardiologica e principali esami effettuati?

 - In assenza di gravità, caso che non analizziamo in questa sede, la visita dal cardiologo procede dapprima con un’attenta anamnesi in cui il medico specialista raccoglie informazioni di abitudini quotidiane legate alla vita del paziente tra cui: tipo di alimentazione, fumo, familiarità per malattie cardiache, pratica o meno dell’attività fisica. Il paziente esporrà al medico quali sono le problematiche o i dubbi che lo hanno portato a rivolgersi ad uno specialista.

 - Il paziente, dopo la sopradescritta raccolta di informazione verbale, sarà fatto sdraiare in posizione supina, inclinato di 45gradi con la testa poggiata su di un cuscino e le braccia distese lungo il corpo. In questa posizione viene misurata la pressione venosa della giugulare.

 - Avviene ora l’ispezione.

 - Nella posizione sopradescritta viene eseguita l’ispezione del collo per valutare eventuali pulsazioni anomale, oltre che analizzare eventuali movimenti anormali come sobbalzi della testa.

 - Si ispezionano le mani per valutarne la temperatura, analizzarne il livello di idratazione della pelle, scoprire eventuali noduli di Osler (piccoli noduli dolorosi sui polpastrelli delle dita delle mani).

 - Viene analizzata ora la testa per controllare se sulle guance sono presenti segni di stenosi mitralica (restringimento della valvola mitralica del cuore).

 - Viene analizzato un eventuale sintomo di anemia riscontrabile in un pallore congiuntivale.

 - Si ispezionerà ora il precordio, vale a dire la regione del torace anteriore corrispondente alla parte del cuore. Questa ispezione controlla:

  1. il battito cardiaco
  2. eventuali masse
  3. eventuali cicatrici
  4. segni di eventuali cicatrici di chirurgie precedenti
  5. se è portatore di pace maker
  6. rigonfiamento

 - ECG

Dopo l’anamnesi e l’ispezione è il turno dell’elettrocardiogramma (ECG), vale a dire un esame diagnostico capace di registrare e riportare graficamente il ritmo e l’attività elettrica del cuore. L’ECG viene effettuato per mezzo dell’elettrocardiografo.

Come si effettua l’ECG?

 - L’ECG a riposo: si invita il paziente a togliere gli indumenti e ad accomodarsi sul lettino, si passa ora all’applicazione degli elettrodi (12 o 15), cioè delle placche metalliche, sul torace. Si avvia ora la registrazione. Se il paziente è un uomo con torace particolarmente ricco di pelo, un infermiere procederà alla rasatura toracica per evitare il distacco degli elettrodi.

 - ECG secondo Holter: è, in breve, un ECG portatile che permette la registrazione cardiaca nell’arco delle 24 ore. Il paziente potrà e dovrà svolgere normalmente le sue attività quotidiane.

 - ECG da sforzo: è la registrazione dell’attività cardiaca di un paziente mentre questi sta svolgendo attività fisica. Si svolge nello studio del medico il quale, dopo l’applicazione degli elettrodi, invita il paziente a camminare su di un tapis roulant oppure pedalare su una cyclette per qualche minuto.

 

È importante sottolineare che l’Elettrocardiogramma è una procedura diagnostica sicura e non invasiva e che anche in gravidanza questo esame è assolutamente sicuro e non arreca danni ne alla mamma ne al suo bambino.

I nostri specialisti

Dott. Borgheresi Paolo
Cardiologo